Le guerre di religione in
Francia, focus sull'assedio di Parigi.
Leggendo il libro di testo scopriamo che Enrico IV
nell'aprile 1590 mise Parigi sotto assedio, andando su treccani.it alla voce
Enrico IV di Francia si dice che "accresciuto il suo prestigio con
brillanti vittorie (Arques, 1589, Ivry, 1590),
poté con l'abiura (25 luglio 1593)
aprirsi la strada al trono. Padrone di Parigi nel 1594,
costretta in tre anni di guerra (1595-97)
la Spagna alla pace di Vervins (1598), riconquistò tutto
il regno." Su altri manuali il fatto non viene neanche menzionato
mentre su Wikipedia si dice che " Il re sapeva che doveva prendere Parigi
per avere qualche possibilità di governare tutta la Francia. Questo, tuttavia,
non era un compito facile. La stampa cattolica continuò a diffondere storie di
atrocità commesse contro i preti cattolici e laici nell'Inghilterra
protestante. La città si preparò a combattere fino alla morte piuttosto che
accettare un re calvinista. La battaglia di Ivry, combattuta il 14 marzo 1590,
fu un'altra vittoria per il re, e le forze di Enrico strinsero d'assedio
Parigi, ma l'assedio è stato rotto dalle forze spagnole. Rendendosi conto che
il suo predecessore aveva ragione e che non vi era alcuna prospettiva di un re
protestante di vincere nella cattolica Parigi, si dice che Enrico pronunciò la
famosa frase
(FR)
« Paris vautbien une messe. » |
(IT)
« Parigi val bene una messa. » |
Da Wikipedia alla voce
Guerre di religione in Europa.
Quindi cosa e'accaduto in quel lasso di tempo?
Sul tema è stato trovato un Link interessante: h t t p ://w w w .y o u t u b e .c o m /w a t c h ?v =h o P p N 1 K f u -0
La Risposta di tre alunne:
ASSEDIO DI PARIGI DI ENRICO IV -1590
Nell’agosto
del 1590 Parigi stava vivendo un fase di grave crisi. Sebbene la Francia avesse
affrontato episodi di conflitto fin dal 1562, anno dello scoppio della prima
guerra civile, l’assedio di Enrico IV di Navarra alla citta, nel maggio del
1590, porto per la prima volta il conflitto alle porte di Parigi. Le forze di
Enrico bloccarono l’accesso degli approvvigionamenti alla città. Mentre
progressivamente le risorse si riducevano, i Parigini affamati incominciarono a
rubare l’uno all’altro, a contendersi la carne di cani randagi e infine a
morire in mezzo alle strade. Malgrado tutto però, Parigi continuò a resistere a
Enrico, che si rese conto come la sola forza non bastava a far cadere la città.
Fu a questo punto che il calvinista, futuro Re di Francia, cominciò a
considerare che Parigi “val bene una messa”. Enrico tolse dunque l’assedio a
Parigi, dove sarebbe tornato quattro anni dopo. Quattro anni che segnavano un
netto mutamento, poiché Enrico era un cattolico, si era convertito al
cattolicesimo dal calvinismo, e trionfatore, era il nuovo re di Francia.
L’assedio
non fu l’unico motivo che determinò la conversione di Enrico, avvenuta nel
1593, la fu un elemento determinante e cruciale. Enrico sapeva che non avrebbe
potuto governare la Francia se non avesse avuto il controllo sulla capitale.
Parigi era indubbiamente una città cattolica e fino al maggio del 1588 il suo
governo municipale era nelle mani di un’associazione politica decisamente
influente, determinata a impedire l’accesso di un protestante al trono di
Francia.
ALCUNE LINEE DEL TEMPO
Con gli studenti abbiamo lavorato sulla periodizzazione, quindi abbiamo elaborato alcune linee del tempo:
Linea del tempo CONTI
Linea del tempo Cavalli-Tallerico
Linea del tempo Gamberini e Mazzini
LA GUERRA DEI TRE ENRICHI
RispondiEliminaDeborah Trizio 4C
In generale la storia delle Francia di quel periodo è soggetta a diverse interpretazioni. Da una parte la versione della Chiesa e dall’altra quella del re e della repubblica.In particolare a partire dal XVI secolo si affrontano una storia “cattolica” e una “protestante” della Riforma e delle guerre di religione.
Enrico di Navarra, ugonotto, cugino di ventiduesimo grado del re e Borbone discendente dal sesto genito di Luigi IX detto “il Santo“.
Per i Cattolici reazionari all’odio per Enrico III, incapace di assicurare il primato del cattolicesimo, si aggiungeva quello per il futuro re. Da tale congiuntura nacque la Lega, capeggiata da Enrico di Guisa il quale firmò con dei delegati di Filippo II (Re di Spagna) e alcuni principi francesi il trattato di Joinville.
Tale trattato si componeva di tre punti nei quali si dichiarava il cattolicesimo come sola religione consentita in Francia e l’esclusione di Enrico di Navarra dalla linea di successione al trono. I Guisa aprirono così le porte alla Spagna durante la guerra civile.
Gli uomini di Enrico si scontrarono contro quelli della Lega che si diressero successivamente verso Parigi, occupandola. La città si riempì di numerosi soldati Spagnoli e Fiamminghi.Contro l’avviso generale Enrico IV decise di assediare la capitale, nel 1590 ma dopo diverse battaglie Enrico capì che ormai era arrivato il momento della conversione (è il 25 luglio 1993) la quale durò 2 anni passando attraverso la riconciliazione con la Chiesa di Roma, l’incoronazione, l’ingresso nella Capitale e l’assunzione Pontificia concessa nel 1995.
(I vescovi, però, avevano già riconosciuto Enrico come legittimo re nel 1591).
(L’assedio di Parigi, Enrico è a destra, a cavallo)
Il moltiplicarsi delle adesioni a Enrico IV sancì la disgregazione della Lega Santa, poiché si preferì un re Francese, cattolico, ad uno importato dalla Spagna.
Ripresa Parigi la popolazione tornò all’obbedienza.
Per la ricerca mi sono riferita soprattutto al libro “Storia della Francia” di Marc Ferro, cercando di integrare con Wikipedia.
(L’incoronazione di Enrico)